Se avete mai pensato di gestire un nodo Ethereum ma l’idea di scaricare l’intera blockchain non vi ha mai entusiasmato, dovete sapere che anche il co-fondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, la pensa così. Ha quindi proposto una nuova soluzione, chiamata nodi parzialmente stateless, che potrebbe rendere la gestione più accessibile per gli utenti comuni, ampliando il bacino d’utenza oltre gli sviluppatori esperti.

L’idea è quella di ripensare il funzionamento dei nodi Ethereum, permettendo agli utenti di conservare solo le parti della rete con cui interagiscono effettivamente, invece di dover scaricare e memorizzare tutto.

Il problema dei nodi

Gestire un nodo Ethereum, allo stato attuale, non è cosa da poco. Significa dover scaricare e aggiornare costantemente una mole notevole di dati della blockchain, molto superiore al terabyte e in costante crescita. Avere tutto questo spazio a disposizione è senz’altro problematico e quindi molti utenti non si cimentano con la gestione dei nodi a meno che non abbiano sia lo spazio necessario sia hardware sofisticato e una buona connessione a Internet.

Cos’è che fanno gli utenti, quindi? Si affidano a servizi centralizzati come Infura, per accedere alla rete. Chiaramente è una soluzione che funziona, ma ha una criticità importante: si perde la propria privacy. Non solo, ma ci si affida a terzi e si apre così la porta a un’eventuale censura delle informazioni.

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Cos’è un nodo parzialmente stateless

La nuova soluzione di Vitalik è nei nodi parzialmente stateless. Invece di chiedere agli utenti di salvare l’intero stato della rete Ethereum, i nodi parzialmente stateless permetterebbero loro di salvare solo le informazioni a loro pertinenti, come per esempio gli smart contract che usano oppure i token che detengono.

Ciò significa che una persona che interagisce in maniera leggera con poche app di Ethereum, non deve caricarsi del peso dell’intera blockchain sul proprio disco. Potrebbero comunque verificare che le transazioni siano legittime e usare la rete direttamente, ma senza il bisogno di hardware di alto profilo. Un approccio che permetterebbe alle persone di restare collegate alla blockchain senza forzarle nel ruolo di amministratori di sistema. Un approccio più realistico e in grado di avvicinare anche gli utenti normali alla gestione della rete.

Ridurre la dipendenza dagli intermediari

Un vantaggio di questo cambiamento sarebbe nella riduzione della dipendenza dai provider centralizzati RPC (Remote Procedure Call), ovvero quei servizi che dietro le quinte forniscono dati a wallet e applicazioni. Se uno di questi va offline, al momento, può bloccare anche gli utenti, con un effetto a cascata che va a detrimento della blockchain.

Rendendo più semplice la gestione di un nodo personale, Ethereum potrebbe spostarsi verso un futuro dove le persone non devono affidarsi e dipendere dagli intermediari. Tutto ciò si traduce in una maggiore privacy, meno fallimenti e una rete più forte.

I nodi parzialmente stateless si integrano perfettamente anche con altre proposte, come EIP-4444, che suggerisce che i nodi debbano salvare solo lo storico recente al posto di tutto ciò che è accaduto dall’inizio della blockchain.

Questi due cambiamenti possono spingere verso un futuro dove chiunque può prendere parte alla gestione di Ethereum senza consumare rapidamente banda di navigazione o spazio di archiviazione. La scalabilità di Ethereum aumenterebbe ma restando comunque decentralizzata e accessibile.

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Un piccolo passo verso un grande futuro

Allo stato attuale, questa è semplicemente una proposta e non è un vantaggio accessibile per gli utenti in questo momento. C’è molto lavoro tecnico da fare dietro le quinte ma la presenza di idee fresche e potenzialmente rivoluzionarie ci permette di capire che gli sviluppatori di Ethereum sono pronti a fare tutto il necessario per rendere la rete semplice da usare e da gestire.

Qualora dovesse effettivamente funzionare, il futuro di Ethereum sarebbe alla portata di tutti, sempre più decentralizzato e con nodi che tutti potrebbero gestire.

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Orfeo Barone

Esperto di criptovalute e finanza, noto per la sua capacità di analizzare i mercati digitali con precisione e chiarezza. Con un background in economia e appassionato di tecnologia blockchain, ha scritto per numerose testate specializzate, fornendo approfondimenti su investimenti, strategie... Leggi di più

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