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John Patrick Mullin, CEO e fondatore di Mantra, ha recentemente annunciato un’importante iniziativa per sostenere l’ecosistema del progetto: la rimozione permanente di 300 milioni di token $OM dalla fornitura totale, con un valore stimato di 0,55 dollari per token. Questa burning mira a ridurre l’offerta in circolazione e potenzialmente a rafforzare il valore residuo del token attraverso una strategia deflazionistica, soprattutto dopo il clamoroso crollo della scorsa settimana, quando – il 13 aprile – $OM ha subito un crollo del 90%, passando da 6,30 dollari a meno di 0,55 dollari nel giro di poche ore.
Mentre la notizia del burn ha riportato un barlume di sereno tra gli investitori sempre più depressi, ha anche attirato l’attenzione degli analisti e della community su un wallet in particolare, identificato con l’indirizzo 0x5AC. Questo portafoglio, associato a una cosiddetta “balena”, è diventato rapidamente oggetto di intense speculazioni, poiché i suoi movimenti sono apparsi in contrasto con la narrativa positiva promossa dal team. Le azioni della whale hanno sollevato dubbi sulla stabilità del prezzo e sull’effettiva fiducia degli investitori istituzionali nel progetto Mantra.
Secondo un recente post su X di The Data Nerd, questo wallet aveva accumulato 2,9 milioni di $OM il mese scorso a un prezzo medio di 6,45 dollari, investendo complessivamente circa 18,7 milioni di dollari. Tuttavia, appena due giorni fa, ha trasferito 1,724 milioni di $OM (per un valore di circa 1 milione di dollari) su Binance, sollevando preoccupazioni riguardo a una possibile svendita.
Last month, this whale 0x5AC accumulated 2.9M $OM for $18.7M (avg entry ~$6.45)
2 days ago, he deposited 1.724M $OM (~$1M) into #Binance
If sold all, he will have realized loss ~$10.11M (ROI -91%)
Just now, he still owns 1.173M $OM (~$595k) with unrealized loss ~$6.97M… pic.twitter.com/rNhoA07tjr
— The Data Nerd (@OnchainDataNerd) April 22, 2025
Se la balena decidesse di liquidare l’intera posizione ai prezzi attuali, si troverebbe ad affrontare una perdita impressionante di circa 10,1 milioni di dollari. Attualmente, il wallet conserva ancora 1,173 milioni di $OM, con un valore stimato attorno ai 595.000 dollari.
La mossa di recupero di Mullin
Questa attività della balena coincide in modo piuttosto sospetto con l’annuncio, da parte di Mullin, di una decisa strategia di recupero: un token burn di 150 milioni di $OM, attualmente in fase di unstaking e previsto entro il 29 aprile. I token verranno rimossi in modo permanente dalla circolazione, con l’obiettivo di ridurre la fornitura totale. Inoltre, sono in corso discussioni per bruciare altri 150 milioni di $OM, con l’ipotesi di dimezzare le allocazioni del team e dell’ecosistema.
This is a first step in rebuilding trust with the community, but far from the last. We will share more in the coming days about our plans to ensure alignment going forward. 🫡🕉️ https://t.co/685jVsJNBA
— JP Mullin (🕉, 🏘️) (@jp_mullin888) April 21, 2025
Se l’intero piano verrà eseguito, la fornitura totale passerà da 1,82 miliardi a 1,67 miliardi. La riduzione del numero di token in circolazione e in staking — oltre il 26% — dovrebbe anche aumentare i rendimenti dello staking, con un APR in crescita grazie alla diminuzione del bonded ratio – la percentuale del totale dei token in circolazione che è attualmente vincolata nello staking – dal 31,47% al 25,30%.
Reazioni contrastanti dalla community
OM è attualmente scambiato a circa 0,52 dollari, in rialzo dello 0,5% nelle ultime 24 ore. L’annuncio del burn ha portato a un aumento dell’88% nel volume di scambi, segnalando una maggiore attività da parte degli investitori.
Il noto analista crypto Moon Jeff, conosciuto per le sue analisi tecniche e il suo approccio non convenzionale ai mercati, ha definito “l’attuale calo del token OM come una rara opportunità di acquisto”. Secondo la sua visione, “il crollo del prezzo non riflette i fondamentali del progetto” ma piuttosto una reazione emotiva e amplificata dai movimenti delle balene.
Moon Jeff ha individuato un obiettivo a breve termine di 1 dollaro, basandosi su pattern storici di recupero e segnali tecnici come livelli di supporto, volumi in aumento e divergenze positive sugli oscillatori. A suo avviso, il burn di 300 milioni di token — unito al possibile dimezzamento delle allocazioni del team — rappresenta una leva deflazionistica potente, in grado di ristabilire fiducia nel mercato e creare pressione rialzista nel medio-lungo termine.
Inoltre, Jeff non esclude valutazioni future ben superiori al target di 1 dollaro, soprattutto se il team sarà in grado di capitalizzare l’attenzione mediatica post-crash, rilanciare la roadmap e attrarre nuovi casi d’uso per $OM all’interno del suo ecosistema.
You will never go wrong buying the $OM dip.
Recovery will be epic.
Target at $1.
And maybe bigger values. 👌 pic.twitter.com/XGphHnGC5o— MOON JEFF 🪐 (@CRYPTOAD00) April 21, 2025
Di contro, diversi osservatori e analisti critici sottolineano che la recente strategia deflazionistica adottata da Mantra potrebbe non essere sufficiente a invertire la pressione ribassista sul token. Il punto centrale delle loro preoccupazioni riguarda il meccanismo di unlock: circa 4 milioni di $OM vengono regolarmente sbloccati ogni poche settimane, introducendo continuamente nuova offerta sul mercato.
Questo flusso costante di nuovi token, sebbene pianificato, rischia di vanificare gli effetti positivi del burning, che mira invece a ridurre la circolazione per sostenere il prezzo. In altre parole, mentre da una parte si bruciano token per ridurre l’offerta, dall’altra se ne immettono nuovi a cadenza regolare, compromettendo la percezione di scarsità.
Inoltre, il fatto che il 45% della fornitura totale di $OM sia ancora bloccata alimenta ulteriori dubbi sul futuro della pressione di vendita. Man mano che questi token verranno sbloccati — spesso destinati a investitori early-stage, team o collaboratori — c’è il rischio che vengano venduti sul mercato, aumentando la volatilità e rallentando qualsiasi potenziale recupero del prezzo.
Molti critici vedono in questa dinamica un problema strutturale della tokenomics di Mantra, che potrebbe richiedere interventi più incisivi, come una revisione del calendario di unlock o una ridefinizione delle allocazioni iniziali per incentivare la sostenibilità di lungo termine.
The founder team has finally announced a plan to burn $OM, but the big question is: Will the price recover?
You can clearly see that the $OM team’s token burn plan is overly complicated — almost like they’re just stalling for time.
They announced a burn of 300 million $OM… https://t.co/c8qGnYRKtW pic.twitter.com/dkcJ8Il1Tt
— CryptoNinjas (@crypto_ninjas) April 22, 2025
Secondo CryptoNinjas, tutto questo indebolisce l’impatto del burning. Egli ritiene anche che il team abbia agito troppo tardi e che i grafici indichino una lenta emorragia, piuttosto che una ripresa.
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