Dopo l’Arizona e il New Hampshire, anche il Texas ha formalizzato l’adozione di una riserva statale in BTC. Un evento considerabile come un altro passo nella direzione di un’integrazione strutturata delle criptovalute nella finanza pubblica. 

In particolare, il disegno di legge SB 21 è stato firmato dal governatore Greg Abbott, e sancisce l’impegno del Lone Star State verso una strategia finanziaria che guarda al futuro. Intanto, sta crescendo l’attenzione verso Bitcoin Bull (BTCBULL), una nuova altcoin in prevendita vicina al listing che promette ricompense in Bitcoin reali senza staking.

Texas punta su Bitcoin: la legge SB 21 apre le porte alle riserve digitali

La legge SB 21 rappresenta un’ulteriore conferma dell’orientamento pro-Bitcoin del Texas. Infatti, è stata approvata con ampio margine da entrambe le camere statali (25 voti favorevoli contro 5 contrari al Senato, e 101 contro 42 alla Camera). In particolare, la norma stabilisce la creazione di un fondo speciale per l’acquisizione e la gestione di riserve in criptovalute. Questo fondo sarà affidato al Comptroller, un organo che sovrintende le attività finanziarie pubbliche e che avrà il compito di investire principalmente in Bitcoin, e in via residuale in altre crypto con requisiti molto stringenti. 

Il fondo potrà essere alimentato da diverse fonti: donazioni, stanziamenti legislativi, spese approvate e persino dai proventi derivanti dagli asset stessi. Un meccanismo pensato per garantire autonomia e sostenibilità finanziaria, e che si inserisce in una strategia di lungo periodo volta alla diversificazione delle riserve pubbliche. 

In ogni caso, non si tratta di una mossa isolata. Infatti, già da tempo il Texas si distingue per la sua collaborazione con l’industria del mining, ospitando importanti infrastrutture energetiche che dialogano con la rete Bitcoin. 

I miner texani, in cambio di ricavi sostenuti, contribuiscono anche alla stabilità della rete elettrica, in particolare durante condizioni climatiche estreme.

Inoltre, la scelta politica texana assume un significato di contrasto rispetto all’approccio europeo. Infatti, come dimostrato dal recente rifiuto francese, in Europa prevale un atteggiamento ostile nei confronti del mining crypto e del settore blockchain. 

Quindi, mentre l’Europa accelera sull’Euro Digitale, gli Stati Uniti puntano su un futuro ancorato alla tecnologia decentralizzata.

Bitcoin e Texas: un’alleanza strategica tra economia, politica e tecnologia

In generale, la scelta di formalizzare una riserva statale in BTC non è soltanto una decisione economica, ma anche una dichiarazione di indipendenza ideologica. Si tratta di un modo per affermare la sovranità statale in ambito monetario.

Rispetto ad Arizona e New Hampshire, il Texas si muove con una maggiore solidità strutturale. 

Infatti, il fondo dedicato potrà operare con una discreta autonomia, mentre i criteri selettivi per le crypto diverse da Bitcoin ne limitano l’accesso solo ad asset altamente capitalizzati, garantendo una selezione prudente degli investimenti.  Pertanto, la ratio della legge è chiara: proteggere il valore del fondo da volatilità eccessiva, ancorandolo alla criptovaluta più matura e robusta. 

Inoltre, la possibilità di finanziare il fondo attraverso i profitti ottenuti dalle riserve crea un circuito virtuoso di accumulo e reinvestimento.

Bitcoin Bull: la prevendita volge al termine

Mentre gli stati iniziano ad accumulare Bitcoin come riserva strategica, il mondo degli investimenti retail guarda con crescente interesse a progetti innovativi come Bitcoin Bull (BTCBULL)

Questa nuova altcoin ha già raccolto oltre 7 milioni di dollari in fase di prevendita, grazie a una proposta che rompe con i modelli tradizionali.

Infatti, l’offerta di mercato prevede ricompense automatiche in Bitcoin veri attraverso la tecnologia dell’airdrop. 

Infatti, il solo possesso dei token BTCBULL attiva una distribuzione regolare di BTC, gestita da Best Wallet, l’app non-custodial che centralizza tutte le operazioni in modo sicuro e user-friendly.

In generale, il sistema di Bitcoin Bull si basa su un doppio meccanismo di valore. Da un lato le ricompense in Bitcoin reali distribuite periodicamente, dall’altro un modello di token burn progressivo che riduce l’offerta totale ogni volta che BTC raggiunge determinati traguardi di prezzo. 

Il risultato è una combinazione tra rendimento passivo e pressione deflazionistica, che imita e potenzia le dinamiche del Bitcoin halving. 

In generale, questo progetto ha attirato l’attenzione di molti esperti del settore, compresi alcuni influencer e youtuber famosi che hanno recensito Bitcoin Bull tramite i social network.

 

Quindi, a pochi giorni dalla chiusura della prevendita e in vista di una quotazione su exchange di primo livello, Bitcoin Bull si candida a essere il progetto più accessibile per ottenere un’esposizione su Bitcoin, rivolgendosi a un pubblico ampio e non esclusivamente esperto. 

Visita Bitcoin Bull

 

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