Nel 2025, Tether, l’emittente della stablecoin USDT, ha intrapreso un’aggressiva politica di accumulo di Bitcoin. Questa scelta ha acceso il dibattito tra gli analisti: si tratta di una strategia di investimento a lungo termine o di una mossa per proteggersi da un possibile depeg – la perdita dell’ancoraggio rispetto all’asset di riferimento, ovvero il dollaro statunitense – di USDT?
Nel 2021, USDC ha subito un depeg e non è riuscito a ripristinare immediatamente la parità con il dollaro perché le banche erano chiuse. Questo episodio ha messo in evidenza i rischi legati alla liquidità delle stablecoin e la necessità di riserve diversificate.
Ora, con una capitalizzazione di mercato che la rende la stablecoin multichain più grande al mondo, Tether ha deciso di accumulare Bitcoin in modo significativo. Ma questa strategia rafforza davvero la stabilità di USDT o introduce nuovi rischi?
Cosa c’è dietro l’acquisto di BTC da parte di Tether?
Secondo i dati di Arkham, nel primo trimestre del 2025, Tether – che ha anche investito in operazioni di mining di Bitcoin in Paraguay – ha acquistato 8.888 BTC, portando il totale delle sue partecipazioni a 100.521 BTC.
Al momento, Tether – un’azienda privata le cui azioni non sono scambiate su alcuna borsa – è tra i maggiori detentori di BTC, subito dietro Strategy (precedentemente MicroStrategy) e davanti a Tesla. Questa massiccia accumulazione ha spinto alcuni esperti a considerarla una mossa strategica, potenzialmente vantaggiosa per Tether nel caso in cui USDT dovesse subire un depeg.
In un post, l’analista 0xngmi ha affermato che la decisione di accumulare Bitcoin è “qualcosa di sottovalutato”.
Something underappreciated about Tether is that if USDT ever goes temporarily off-peg (like what happened with USDC), they have 7.8bn in BTC to spend instantly to maintain the peg
Whereas circle has all their money in banks, so repegging could take much longer (transfer delays)
— 0xngmi (@0xngmi) April 2, 2025
Se USDT, che attualmente ha una capitalizzazione di mercato di oltre 144 miliardi di dollari, subisse un depeg, Tether potrebbe rapidamente vendere parte dei suoi BTC ai prezzi di mercato e ripristinare il peg senza ritardi.
L’analista porta ad esempio il depeg di USDC del marzo 2023, quando Circle ha dovuto attendere due giorni la riapertura delle banche prima di ristabilire la parità. Un rischio che Tether non corre, visto che potrebbe vendere parte delle sue riserve di Bitcoin per correggere un depeg senza generare panico nella comunità crypto.
Naturalmente siamo nel campo delle ipotesi che potrebbero avere una conferma solo nel caso si verificasse effettivamente un depeg di USDT.
La riserva di Bitcoin di Tether
Tether sostiene che tutti gli USDT in circolazione siano supportati da liquidità e da altri asset liquidi, come i titoli del Tesoro USA. Tuttavia, non esiste alcuna revisione ufficiale che abbia confermato la composizione esatta delle sue riserve. Anzi, non si può escludere che detenga persino alcune delle migliori meme coin su cui investire nel 2025.
Secondo la pagina di Trasparenza di Tether, l’emittente detiene l’82,35% delle sue riserve in contante ed equivalenti liquidi, inclusi titoli di Stato USA a breve termine. I prestiti garantiti costituiscono il 5,7% delle riserve totali, mentre Bitcoin rappresenta il 5,47%.
Se USDT dovesse subire un depeg, Tether potrebbe dunque decidere di liquidare i suoi titoli di Stato prima di vendere Bitcoin. Questa scelta sarebbe dettata dal fatto che i titoli del Tesoro sono più liquidi rispetto a BTC.
Allo stesso tempo, vendere Bitcoin in un momento di crisi potrebbe destabilizzare ulteriormente il mercato, aggravando il problema e causando potenziali problemi di liquidità nel settore crypto.
Bitcoin è la strada giusta?
Indipendentemente da quali siano i reali motivi Tether continua ad accumulare BTC, un asset relativamente illiquido e più volatile rispetto ai titoli del Tesoro. È probabile che stia detenendo Bitcoin come investimento a lungo termine piuttosto che come riserva di liquidità d’emergenza, rafforzando la posizione dell’asset digitale come una delle migliori criptovalute da acquistare.
Il che potrebbe contribuire alla crescita di Bitcoin nel suo obiettivo di raggiungere nuovamente i $100.000 per poi provare la scalata a $1 milione. Le performance di BTC farebbero la felicità anche dei detentori di BTC Bull Token. Di cosa si tratta? È una meme coin basata su Ethereum che premia i detentori ogni volta che il prezzo di Bitcoin sale.
Funziona tramite airdrop di veri BTC quando Bitcoin raggiunge determinati traguardi, come $150.000, e brucia token a punti di prezzo intermedi. Oltre a offre staking con rendimenti elevati. Il token è ancora nella fase di prevendita, ma ha già raccolto oltre $4,4 milioni, con un prezzo di $0,00244 per token, il che lo rende un progetto da monitorare.
In conclusione, la strategia di Tether di accumulare Bitcoin sembra essere una mossa ben ponderata in vista dei cambiamenti normativi negli Stati Uniti, che stanno ponendo una crescente attenzione sulla regolamentazione delle stablecoin e sulla creazione di riserve in criptovalute.
Nonostante le critiche da parte di JPMorgan riguardo alla composizione delle riserve di Tether, l’emittente di USDT ha deciso di proseguire sulla sua strada, difendendo la sua posizione con sicurezza e rispondendo alle preoccupazioni con un approccio provocatorio, con Paolo Ardoino che ha definito gli analisti di JPMorgan come “invidiosi”.
JPM analysts are salty because they don't own Bitcoin.
— Paolo Ardoino 🤖 (@paoloardoino) February 13, 2025
Con l’intenzione di allinearsi agli sviluppi chiave del settore, Tether si sta preparando a navigare un panorama in continua evoluzione, cercando di consolidare il suo ruolo di leader nel mercato delle stablecoin.
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