Il prezzo di Pi Network ha recuperato terreno dopo aver toccato i minimi degli ultimi 30 giorni – quando, all’inizio del mese era sceso sotto i $0,40 – e si è recentemente stabilizzato intorno ai $0,65. Una buona notizia. Ma è presto per cantare vittoria, anche perché l’attuale valore è ancora distante circa l’80% dai suoi picchi storici di quasi $3,00, raggiunti subito dopo il lancio della Open Network.
Bisogna comunque notare che, dopo essere crollato a marzo, il prezzo di Pi Network ha mostrato una forte stabilizzazione ad aprile, spingendo i trader a chiedersi se possa essere in atto un’inversione di tendenza.
Il ritorno di Pi Network?
Il popolare analista crypto Dr Altcoin ha sottolineato in un recente post su X che un wallet associato al Pi Core Team ha accumulato Pi in modo aggressivo nelle ultime settimane, nel tentativo di arrestare il recente calo del prezzo.
Question Asked: Who owns the sub-wallet:
GASWBDATCXXIUGHR7DWSFAAONZB2L5NFMBTDCYQQ2TQLRQNCTKJ2AODM
My Answer:
Short: The Pi Core Team. For more details, read below.
The Pi Core Team owns around 20,000 wallets, and Pi Foundation 2 is one of the known wallets created by the Pi… pic.twitter.com/s5Eiga7jYb
— Dr Altcoin (@Dr_Picoin) April 23, 2025
Il wallet in questione ha accumulato quasi 50 milioni di token Pi, per un valore superiore ai 30 milioni di dollari ai prezzi attuali. Ma questo coraggioso tentativo di sostenere il prezzo può davvero durare? Solo il tempo potrà dirlo, anche se di recente il sentiment nel mercato crypto più ampio è migliorato, il che suggerisce che questo movimento potrebbe avere basi solide.
Inoltre, notizie positive come l’integrazione della blockchain di Pi nei feed di dati di Chainlink, e la partecipazione del co-fondatore di Pi Network – Nicolas Kokkalis – al Consensus 2025 (la principale conferenza globale dedicata a blockchain, criptovalute, Web3 e intelligenza artificiale, organizzata da CoinDesk. Si terrà a Toronto dal 14 al 16 maggio 2025) potrebbero alimentare ulteriormente la domanda nel breve termine, man mano che cresce l’ottimismo intorno alla rete.
Exciting news! 🚀
Thrilled to see @chainlink supporting the PI blockchain!🤞
This is a huge leap forward—oracles now unlock real-time PI price data on-chain.and the PI mainnet ecosystem is about to take off ! Let's light this up !🔥@PiCoreTeam
#PI #Chainlink #Web3 #PiDaoSwap pic.twitter.com/rj2eZvMbw1— PiDaoSwap (@PidaoSwap_) April 13, 2025
In particolare, il supporto ai dati di Chainlink – secondo l’analista web3 Jatin Gupta – sblocca importanti opportunità DeFi per i partecipanti alla Pi Network.
Vale la pena ricordare che Chainlink Data Streams è un sistema che fornisce dati in tempo reale per le applicazioni decentralizzate (dApp). In altre parole, raccoglie informazioni (come i prezzi delle criptovalute o altre metriche) che si trovano al di fuori della blockchain, le verifica e le rende disponibili direttamente sulla blockchain, in modo che le dApp possano usarle in modo sicuro e affidabile.
Il sistema funziona con un modello “pull”, che significa che le dApp richiedono attivamente i dati e Chainlink li fornisce quando necessario. Questo permette di avere dati precisi e aggiornati senza dover aspettare troppo tempo, rendendo le applicazioni più veloci e affidabili.
🚀 Pi Network + Chainlink Data Streams: Huge Update!
🔥 #PiNetwork is now supported by Chainlink Data Streams!
This unlocks massive potential for Pi’s 60M+ users in the #DeFi space. Let’s break it down!💡 Why This Matters
⚡ Low-Latency Data: Chainlink Data Streams provides… pic.twitter.com/CjTsDESxEp— Jatin Gupta (@jatingupta0003) April 12, 2025
Aggiungere Pi al portafoglio crypto?
Con oltre 60 milioni di partecipanti alla rete e una valutazione di mercato attualmente intorno ai 4,5 miliardi di dollari, Pi Network rappresenta comunque una criptovaluta interessante, nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo. Detto questo, sebbene la rete sembri fare progressi nella giusta direzione, continua a ricevere numerose critiche.
Gli scettici, paragonano il modello di crescita basato sui referral di Pi a uno schema piramidale e ne mettono in discussione la sostenibilità e la trasparenza, a causa dei molteplici rinvii del lancio del mainnet e del controllo apparentemente molto centralizzato.
Un’altra preoccupazione è l’inflazione: negli ultimi anni, l’offerta di token PI è aumentata rapidamente, mentre l’utilità nel mondo reale resta limitata e i processi KYC lenti hanno frustrato molti utenti.
MIND of Pepe è un’alternativa migliore?
La prevendita di MIND of Pepe (MIND), iniziata a gennaio 2025, ha raccolto oltre 8 milioni di dollari, riflettendo un forte interesse da parte degli investitori per questa meme coin basata sull’intelligenza artificiale e costruita su Ethereum. Con un prezzo di $0,0037 per token – distribuito lungo 70 fasi – MIND offre un APY di staking del 279%, con oltre 1,2 miliardi di token già messi in staking.
Il cuore del progetto è rappresentato da un agente AI che analizza autonomamente le tendenze di mercato, interagisce sui social media e fornisce insight esclusivi ai possessori dei token, proponendosi come una combinazione unica tra cultura meme e tecnologia all’avanguardia.
MIND of Pepe AI agent is coming to X — May 10th 🔥
We’re proud to announce that MIND of Pepe, our autonomous AI agent, goes live on May 10th.
This isn’t a trading bot. MIND is a purpose-built intelligence system that ingests and cross-validates real-time data from across the… pic.twitter.com/rEuMsWKLu8
— MIND of Pepe (@MINDofPepe) April 23, 2025
La solida tokenomics di MIND, gli audit di sicurezza effettuati da SolidProof e Coinsult e l’attenzione all’utilità nel mercato in tempo reale lo rendono dunque un’alternativa convincente. Con l’avvicinarsi della “meme season”, l’approccio innovativo di $MIND potrebbe oscurare il momento di debolezza di Pi.
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