Bullish è l’exchange di criptovalute finanziato da Peter Thiel, fondatore di PayPal. L’azienda  ha presentato in via riservata la richiesta per un’offerta pubblica iniziale (IPO) negli Stati Uniti. La mossa segnala che la società è pronta a un nuovo tentativo di quotazione in borsa, dopo il fallimento del primo che è avvenuto durante la crisi del mercato delle criptovalute nel 2021. L’IPO di Bullish si presenta questa volta in un contesto diverso, ovvero con condizioni di mercato molto più favorevoli.

La documentazione presentata consente a Bullish di tastare il terreno dietro le quinte con le autorità di regolamentazione e gli investitori prima di mettere tutte le carte in tavola.

Perché è importante adesso

Il tempismo non è casuale, infatti bisogna guardare alla crescita del mercato. Bitcoin è tornato sopra i 110.000 dollari, inoltre Washington sta portando avanti una politica di apertura nei confronti delle criptovalute. Un esempio importante è quello di Circle che ha concluso con successo un’IPO, raccogliendo oltre 1 miliardo di dollari. 

In questo scenario Bullish sembrerebbe avere tutti gli elementi circostanziali favorevoli per poter attrarre investitori.

Cos’è Bullish?

Bullish è un exchange fondato nel 2021 con un finanziamento di 300 milioni di dollari da parte di Peter Thiel, e di aziende come Galaxy Digital. Questo exchange di criptovalute nasce con l’intento di avere clienti istituzionali, come gli hedge fund, non piccoli investitori.

A differenza delle app di trading più informali, Bullish si concentra su un’infrastruttura seria: elevata liquidità, spread di trading ridotti e strumenti progettati per volumi professionali. Ha sede a Gibilterra, ma desidera essere presente sui mercati pubblici statunitensi. 

Insomma è diverso da altri exchange del web 3, che invece guardano ai piccoli investitori come clienti. Per i piccoli investitori per entrare nel mercato crypto sono adatti strumenti come Best Wallet, perché molto intuitivi e facili da utilizzare.

La società è guidata da Tom Farley, ex presidente della Borsa di New York. Ovviamente il fatto che a capo di questo exchange ci siano personalità legate in modo strutturale con la finanza classica, rende bene l’idea che una quotazione in borsa non sia una sorpresa, ma una decisione prevedibile. 

Cosa è cambiato dal 2021

Ci fu il tentativo nel 2021 di quotare in borsa Bullish con una valutazione di circa 9 miliardi di dollari tramite una fusione con Far Peak Acquisition Corp. L’accordo fallì complice il crollo del mercato, fattore esterno e non controllabile, La situazione del settore crypto ora appare essere molto più favorevole e stabile, per cui potrebbero esserci i presupposti per un successo.

Le criptovalute inoltre sono diventate argomento di interesse politico, la preseidenza di Donald Trump sta portando avanti un clima distensivo. In generale l’interesse istituzionale sta crescendo, basti pensare alla scelta di JPMorgan di aprire ai prestiti permettendo ad alcuni clienti di utilizzare ETF spot su Bitcoin come garanzia per ottenere prestiti

Le autorità di regolamentazione statunitensi, come la SEC, pur mantenendo un approccio non sempre chiaro, sembrano più predisposte a far passare alcune aziende attraverso un meccanismo come quello dell’IPO. E aziende come Circle e Bullish stanno sfruttando appieno il momento.

Per approfondimenti sul tema leggi la nostra recensione sui migliori exchange senza KYC.

Parte di un’onda più grande

Bullish non è l’unica azienda che si muove in questa direzione. Sono sempre di più le aziende che mirano alla quotazione in borsa. Il successo di Circle sta creato un precedente importante. In questo scenario anche Gemini, un altro importante crypto exchange, si sta preparando per poter entrare nei meccanismi della finanza tradizionale. Anche Robinhood e Coinbase stanno beneficiando di questo nuovo clima favorevole.

Per gli investitori, ciò significa modalità più regolamentate per acquisire esposizione al settore delle criptovalute senza detenere direttamente i token.

Bullish, prima di essere quotata, dovrà sopravvivere all’esame della SEC e pubblicare i suoi dati. Solo attraverso questo meccanismo di trasparenza potremo conoscere la solidità dell’azienda. Se l’IPO dovesse avere il lascia passare potrebbe essere un ottimo inizio dare un’altra iniezione di fiducia al settore. In caso contrario, rafforzerà ulteriormente la difficoltà di collegare le criptovalute a Wall Street.

Conclusione

Bullish torna alla carica con una nuova incursione nei mercati azionari, scegliendo stavolta un approccio più misurato e strategico, in un contesto che sembra finalmente favorevole. Ma il successo di questa seconda scommessa non potrà basarsi solo sull’entusiasmo: sarà determinato da fattori concreti come la performance, il timing e la fiducia degli investitori nella possibilità che proprio da qui prenda il via l’era istituzionale delle criptovalute. Con un’offerta più solida rivolta al mondo istituzionale e un CEO navigato proveniente da Wall Street, l’IPO di Bullish potrebbe stavolta avere un esito ben diverso.

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Maria Luisa Giugliano
Maria Luisa Giugliano

Con una solida formazione accademica in economia e giurisprudenza, Maria Luisa Giugliano si è affermata come una delle principali esperte nel campo delle criptovalute e della tecnologia blockchain. Il suo percorso professionale coniuga un'approfondita conoscenza dei mercati finanziari con competenze... Leggi di più

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