Le Big Whale stanno investendo miliardi in alcuni utility token, ovvero quei token che hanno una funzionalità specifica all’interno della blockchain. Tra questi ci sono Ethereum, Solana e XRP. Ad esempio, per far girare gli smart contract su Ethereum è necessario ETH, che quindi funziona da “benzina” per l’intero sistema. Gli investitori stanno guardando con interesse il bot Telegram Snorter, un bot che analizza le meme coin di Solana e semplifica il lavoro a coloro che vogliano investire in questo settore. Il progetto sta performando bene, tanto che sono stati raccolti oltre 426.000 dollari in presale.
Strumenti come Telegram bot possono essere molto utili per cercare di orientarsi nel mare magnum delle meme coin. Il settore crypto, infatti, ha un certo grado di complessità tecnica e ormai un peso finanziario. Che lo si voglia o meno, indipendentemente dall’opinione che si ha sulle criptovalute, queste non possono essere escluse dal dibattito politico ed economico. Sono ormai parte integrante della nostra società. Lo hanno capito molto bene gli istituti finanziari come JPMorgan che si sono aperti a nuove forma di investimento e gli Stati che stanno cercando di regolamentarle attraverso un processo normativo.
Le balene puntano sugli utility token
Il coinvolgimento di grandi capitali, e di riconoscimenti da parte delle istituzioni ha dato credibilità al settore. Un esempio le politiche favorevoli del presidente Trump.
Un altro elemento da prendere in considerazione è l’approvazione da parte della SEC statunitense degli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum nel 2024. Un segnale importante d’apertura. Ricordiamo che l’attuale presidente della SEC, Paul Atkins, si è subito mostrato più favorevole alle criptovalute rispetto al suo predecessore Gary Gensler, che durante il suo mandato aveva optato per una politica più rigida. Con questo cambiamento di rotta si pensa che potrebbero nascere nuovi strumenti finanziari più complessi rispetto a quelli attuali, come ad esempio derivati particolari.
Attualmente la SEC ha approvato gli ETF spot solo per Bitcoin ed Ethereum. Probabilmente questa scelta è stata frutto di un’analisi sulla stabilità di questi progetti che hanno alle spalle una community ben strutturata, oltre che una capitalizzazione di mercato importante. Basti pensare che Bitcoin rappresenta da sola circa il 61% dell’intero settore. Non è quindi strano che altre altcoin non siano ancora state inserite in questo processo. Organi come la SEC devo avere un certo grado di prudenza, onde evitare crisi finanziarie come quella causata dal crollo di FTX, uno dei più grandi exchange al mondo.
Per approfondimenti puoi leggere la nostra guida su Come Comprare Ethereum.
Ma cosa caratterizza Ethereum e Bitcoin?
Sono utility token, conosciute al livello mondiale, ben strutturate da un punto di vista tecnico. Va precisato che la community di Bitcoin è più conservatrice rispetto a quella di Ethereum non solo da un punto di vista “politico”, ma anche tecnico. Bitcoin non ha subito importanti mutamenti, ad esempio il meccanismo di consenso è sempre rimasto lo stesso, mentre Ethereum ha virato verso il proof-of-stake, dopo anni di discussioni su come migliorare la piattaforma. Per quanto il mercato delle criptovalute, sia volatile, criptovalute come Ethereum e Bitcoin rimangono comunque relativamente stabili, elemento che prova una base stabile.
Altre altcoin che stanno ottenendo ottimi risultati sono Cardano (ADA), fondata da Charles Hoskinson, il quale è stato tra i primi sviluppatori di Ethereum e Solana, che ad oggi permette transazioni veloci e sicure. Solana ha recentemente avuto problemi di scalabilità e per questo è nato Solaxy, il primo Layer 2 su Solana, che migliora l’efficienza di questa.
Per saperne di più leggi la nostra analisi su Solaxy.
Altri esempi da fare in termine di affidabilità sono ADA ed ETH che offrono molto di più di alcune delle migliori meme coin di Solana, come PNUT o WIF.
Le Big Whale sono consapevoli che questi utility token hanno una stabilità maggiore e sono destinate a crescere nel lungo periodo, mentre le meme coin rappresentano in genere asset fortemente speculativi e quindi molto meno stabili.
A differenza delle meme coin, che nascono spesso per l’intrattenimento e non hanno alla base un progetto solido e ben strutturato, ci sono piattaforme come Polkadot (DOT) o Binance Coin (BNB) in cui i token servono anche per partecipare alla governance (ovvero con il token si può votare su questioni relative il futuro del progetto) e fare staking per ottenere una rendita passiva.
Nel panorama DeFi, i possessori di UNI o CAKE possono accedere a opportunità di farming con rendimenti più elevati. Inoltre, gli utility token godono di chiarezza normativa che spesso non c’è per le meme coin.
Snorter ($SNORT): Uno dei progetti più promettenti di Giugno
Uno dei progetti più innovativi del momento è Snorter bot ($SNORT), una piattaforma che integra strumenti per il trading con il sistema di messaggistica Telegram. Di fatto il bot serve per dare consigli finanziari su come e quando comprare meme coin su Solana. Queste proprietà potrebbero rendere questo progetto attraente per le big whale, in quanto il token di Snorter unisce due mondi: quello dell’intrattenimento delle meme coin e quello degli utility token. Ma vediamo di cosa si tratta.
Il Bot di Snorter è molto efficiente, in quanto consente scambi rapidi e sicuri, includendo funzionalità per aiutare i trader ad orientarsi nel mercato iper-volatile delle meme coin. Bisogna precisare che si può utilizzare il bot senza aver bisogno del token $SNORT, ma che questo offre una serie di agevolazioni, come sconti e premi, per chi lo acquista.
Sono stati raccolti oltre 470.000 dollari nella prevendita in corso. Un token può essere comprato a soli 0,0943 dollari e può essere messo in stacking ricevendo così un reddito passivo. Attualmente sono stati messi in staking circa 3.668.155 $SNORT con un APY del 682%
Per saperne di più puoi leggere il White Paper ufficiale, seguire la pagina X e Instagram.
Per maggiori approfondimenti puoi consultare la nostra guida Come comprare Snorter.
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