È bastato un solo giorno alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per sospendere l’approvazione concessa al Grayscale Digital Large Cap Fund (GDLC) per la sua conversione in ETF (exchange-traded fund), bloccandone di fatto il lancio.

Il 1° luglio 2025, la SEC ha inviato una comunicazione ufficiale annunciando l’intenzione di riesaminare la recente autorizzazione data al fondo multi-asset di Grayscale per diventare un ETF.

L’approvazione iniziale era stata accolta con entusiasmo dal settore, considerata una svolta per l’introduzione di ETF multi-cripto negli Stati Uniti. Grayscale, infatti, punta a offrire un prodotto regolamentato che replica l’andamento di criptovalute come Bitcoin, Ethereum e altri token di primo piano attraverso la conversione del suo fondo già esistente.

L’ok iniziale da parte della SEC sembrava riflettere una fiducia da parte delle autorità nella prontezza del prodotto per il mercato. Tuttavia, l’ente ha deciso di invocare la Regola 431 del proprio regolamento interno per riesaminare la decisione. Il fondo GDLC attualmente detiene circa 755 milioni di dollari in Bitcoin, Ethereum, Solana, XRP e Cardano. Secondo alcuni analisti, l’approvazione sarebbe stata firmata dallo staff dell’agenzia e non direttamente dai commissari, fattore che potrebbe aver portato al ripensamento.

In una lettera indirizzata al New York Stock Exchange (NYSE), la SEC ha dichiarato:

“La presente è per notificare che, ai sensi della Regola 431 delle Regole di Pratica della Commissione, 17 CFR 201.431, la Commissione procederà a una revisione dell’azione delegata.”

La SEC ha inoltre confermato che, in conformità alla Regola 431(e), l’ordine del 1° luglio 2025 è sospeso fino a nuova disposizione.

L’esposizione agli altcoin spinge la SEC a riesaminare l’ETF multi-cripto di Grayscale

Il Grayscale Digital Large Cap Fund (GDLC), lanciato nel 2018, è finito sotto i riflettori della SEC per via della sua composizione multi-cripto. Il fondo investe oltre il 91% delle sue risorse in Bitcoin ed Ethereum, mentre il restante è distribuito su altcoin come XRP, Solana e Cardano.

Il GDLC seleziona criptovalute affermate in base alla capitalizzazione di mercato e aggiorna la sua composizione ogni trimestre per riflettere i cambiamenti nel settore. Se approvato, diventerebbe un ETF pubblico, permettendo agli investitori di esporsi a più asset digitali attraverso un unico strumento.

Tuttavia, il recente dietrofront da parte della SEC – un evento raro nella prassi dell’ente – evidenzia possibili tensioni interne riguardo alla protezione degli investitori, alla coerenza normativa e alla stabilità dei mercati. L’inclusione di altcoin, considerati da molti più rischiosi rispetto a Bitcoin ed Ethereum, potrebbe aver sollevato dubbi tra i commissari della SEC, portandoli a bloccare un’approvazione precedentemente concessa a livello tecnico dallo staff.

In particolare, la presenza di asset come XRP e Solana – il cui status regolamentare è ancora incerto – potrebbe aver generato preoccupazioni sia sul piano legale, sia in merito alla trasparenza delle informazioni fornite agli investitori. ETF multi-asset come quello proposto da Grayscale presentano infatti complessità strutturali e normative maggiori rispetto agli ETF su singoli asset.

Secondo l’analista di Bloomberg Eric Balchunas, la SEC potrebbe stare sfruttando il caso Grayscale per stabilire linee guida più chiare in vista di future approvazioni. Balchunas ipotizza che l’ente regolatore voglia definire standard coerenti per i prodotti di investimento in criptovalute prima di dare il via libera a fondi complessi come il GDLC.

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Clara Rosati

Ha conseguito una laurea magistrale con una tesi sull’evoluzione della tecnologia blockchain, approfondendo in particolare le sue applicazioni nei sistemi economici digitali. Ha collaborato con diverse testate scrivendo articoli su criptovalute, finanza decentralizzata e innovazione tecnologica, e ha partecipato a... Leggi di più

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