Secondo quanto riferito dal Wall Street Journal (WSJ) i rappresentanti della famiglia del presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno discusso con Binance della possibilità di acquisire una quota del più grande exchange di criptovalute al mondo.
Il WSJ ha affermato che Binance ha contattato i rappresentanti della famiglia Trump nel 2024, offrendo un accordo commerciale come parte di una strategia più ampia per riprendere Binance. Questa mossa arriva anche in un momento in cui l’ex CEO di Binance Changpeng Zhao sta cercando una grazia presidenziale.
Criticando il rapporto, Zhao ha affermato: “Nessun criminale si opporrebbe alla grazia, soprattutto essendo l’unico nella storia degli Stati Uniti ad essere mai stato condannato al carcere per una sola accusa di BSA”.
Il rapporto del WSJ ha anche ipotizzato che Trump potrebbe acquisire una quota di Binance o utilizzare la sua impresa di criptovalute, World Liberty Financial (WLFI), per un accordo simile.
⚡️ BREAKING: Trump Family Has Been in Talks for Stake in Crypto Exchange Binance, Sources Say – WSJ$BNB > 600 pic.twitter.com/fyP4brUZOw
— HodlFM Team (@Hodl_fm) March 13, 2025
Trump e Zhao criticano il TSJ
4. Sorry to disappoint. The WSJ article got the facts wrong.
More than 20 people have told me they were asked by the WSJ (and another media), "Can you confirm that CZ made some deal for a pardon?"
They probably asked hundreds of people to have 20 people reach out to me. In… https://t.co/ELyDPmKD3G
— CZ 🔶 BNB (@cz_binance) March 13, 2025
Per Binance, questa potenziale partnership rappresenta un’opportunità fondamentale per rientrare nel mercato statunitense dopo aver dovuto affrontare importanti sfide normative.
Zhao, che ha trascorso quattro mesi in prigione negli Stati Uniti dopo essersi dichiarato colpevole di aver violato i requisiti antiriciclaggio, ha fatto pressioni affinché l’amministrazione Trump gli concedesse la grazia. In passato, la divisione statunitense dell’azienda ha visto la sua quota di mercato precipitare dal 27% a poco più dell’1% a seguito di azioni normative.
A quanto si dice, Steve Witkoff, amico di lunga data di Trump e suo inviato speciale in Medio Oriente, sarebbe stato coinvolto nei negoziati.
Nel frattempo, Trump ha criticato il WSJ. “Il Globalist Wall Street Journal non ha idea di cosa stia facendo o dicendo. Sono di proprietà del pensiero inquinato dell’Unione Europea, che è stata creata con lo scopo primario di ‘fottere’ gli Stati Uniti d’America”, ha scritto Trump su Truth Social.
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