L’adozione crescente delle stablecoin ha frenato i programmi della Corea del Sud riguardo alla valuta digitale della banca centrale (CBDC). Il Paese ha sospeso il programma di sperimentazione della CBDC, avviato ad aprile di quest’anno, in seguito alla nuova ascesa delle stablecoin supportate da un forte sostegno politico.
La Bank of Korea (BoK) ha confermato la situazione in una dichiarazione rilasciata a Bloomberg il 30 giugno 2025, tramite un portavoce ufficiale.
Inoltre, un alto rappresentante di una delle sette banche coinvolte nei test della CBDC ha riferito ad un giornale sudcoreano che la banca centrale preferisce attendere prima di procedere, in attesa di chiarimenti sulla strategia governativa sulle stablecoin e su come la CBDC possa integrarsi con essa.
Il neo-presidente sudcoreano Lee Jae-myung ha apertamente promosso le stablecoin, e il suo governo ha indicato che queste monete digitali potrebbero colmare importanti lacune nel sistema finanziario nazionale.
Nel suo sostegno alle stablecoin, Lee Jae-myung ha proposto di consentire l’emissione di stablecoin anche a società con riserve minime di 500 milioni di won (circa 370.000 dollari).
JUST IN: 🇰🇷SOUTH KOREA PAUSES PHASE 2 OF CBDC TRIALS AS BANKS TURN TO STABLECOINS
RECENTLY: BIGGEST KOREAN BANK FILES STABLECOIN TRADEMARKS FOR NEW CONSORTIUM
— cryptonary pro (@cryptonary_pr0) June 30, 2025
Tuttavia, non tutti guardano con favore alla rapida diffusione delle stablecoin in Corea del Sud. I vertici della Bank of Korea hanno lanciato un allarme: il Vice Governatore Senior, Ryoo Sang-dai, ha messo in guardia gli operatori del settore dal procedere troppo in fretta.
Ryoo ha chiesto un’introduzione graduale delle stablecoin guidate dalle banche, sottolineando l’importanza di tutelare i consumatori e adottare misure volte a contenere potenziali disordini nel mercato.
Sperimentazioni CBDC in Corea del Sud a rischio collasso
Sempre secondo la già citata rivista sudcoreana, le banche della Corea del Sud mostrano scarsa voglia di proseguire con la seconda fase dei test sulla valuta digitale della banca centrale (CBDC), deluse dagli alti costi del programma.
Le istituzioni finanziarie hanno sollevato forti preoccupazioni, dichiarando: «Il peso dei costi è troppo elevato senza un piano di commercializzazione chiaro». Hanno inoltre chiesto un roadmap definita e a lungo termine.
Circa 100.000 partecipanti hanno preso parte alla prima fase della sperimentazione, svolta dal 1° aprile al 30 giugno 2025, durante la quale è stata testata l’infrastruttura per i pagamenti in CBDC.
La seconda fase avrebbe dovuto ampliare il numero di commercianti coinvolti e includere partner internazionali, ma la Bank of Korea sta valutando di posticipare i test alla prima parte del 2026, limitando al contempo la partecipazione delle istituzioni finanziarie.
Parallelamente, le banche sudcoreane mostrano grande interesse a emettere proprie stablecoin, considerate più sostenibili dal punto di vista commerciale e finanziario. Di recente, otto tra le maggiori banche commerciali del Paese hanno unito le forze per lanciare una stablecoin ancorata al won.
I sudcoreani investono il 14% del loro patrimonio in criptovalute
Oltre 18 milioni di residenti in Corea del Sud sono attivi nel trading di criptovalute, un boom che ha portato gli exchange cripto a superare mercati azionari tradizionali come il Kospi e il Kosdaq.
Secondo un recente sondaggio di settore, più della metà dei sudcoreani tra i 20 e i 59 anni ha scambiato criptovalute, e uno su quattro detiene ancora asset digitali. Molti gestiscono wallet su più exchange nazionali, con le crypto che rappresentano almeno il 14% del loro portafoglio totale.
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