Gli sviluppatori di Ethereum hanno attivato con esito positivo il tanto atteso aggiornamento Pectra sulla testnet Hoodi, segnando un’altra pietra miliare in vista della sua eventuale distribuzione sulla mainnet.

L’attivazione di Pectra su Hoodi è avvenuta mercoledì 26 marzo e rappresenta quello che potrebbe essere l’ultimo test prima della distribuzione dell’aggiornamento sulla mainnet di Ethereum, prevista per il secondo trimestre del 2025.

Dopo i precedenti tentativi sulle reti di prova Holesky e Sepolia, che avevano incontrato complicazioni tecniche, la rete di test Hoodi è stata lanciata il 17 marzo come terreno di prova dedicato.

Holesky ha avuto problemi di finalizzazione prolungata, mentre Sepolia ha avuto problemi di sincronizzazione.

La testnet Hoodi finalizza l’aggiornamento di Pectra in 30 minuti

Dopo soli 30 minuti dall’attivazione, la testnet Hoodi ha eseguito con successo il fork e la finalizzazione dell’aggiornamento di Pectra, offrendo un ambiente di test più fluido rispetto ai suoi predecessori.

Hoodi ha sostituito efficacemente Holesky, il cui abbandono è previsto per la fine dell’anno.

La testnet è stata progettata per consentire agli operatori di staking e ai team dei clienti Ethereum di testare rigorosamente l’intero ciclo di vita delle modifiche introdotte da Pectra.

Queste includono importanti aggiornamenti del protocollo, come EIP-7702, che migliora la funzionalità del wallet attraverso l’astrazione del conto; EIP-7251, che aumenta il limite di staking massimo del validatore da 32 ETH a 2.048 ETH; e EIP-7691, volto a migliorare la scalabilità del rollup aumentando il numero massimo di blob.

Gli sviluppatori di Ethereum Core hanno suggerito che se il test di Hoodi procederà senza grossi problemi, l’aggiornamento Pectra potrebbe essere implementato sulla mainnet entro 30 giorni circa, probabilmente entro la fine di aprile.

Tuttavia, hanno anche lasciato aperta la possibilità di posticipare la distribuzione a maggio o giugno per consentire alle parti interessate di avere più tempo per la revisione e la preparazione.

Il tasso di burning di Ethereum raggiunge i minimi storici

L’attività della rete Ethereum ha toccato un nuovo minimo, con appena 53,07 ETH (per un valore di circa 106.000 dollari) bruciati sabato, segnando il minimo giornaliero dall’introduzione del meccanismo di burning delle commissioni con EIP-1559.

L’aggiornamento EIP-1559, implementato nel 2021, mirava a semplificare le commissioni delle transazioni e a ridurre l’offerta di ETH bruciando la commissione di base in ogni transazione.

Durante i periodi di utilizzo elevato, il meccanismo EIP-1559 può rendere Ethereum deflazionistico. Tuttavia, le attuali condizioni della rete suggeriscono il contrario.

In base ai dati recenti di Ultrasound.money, l’offerta di Ethereum dovrebbe crescere dello 0,76% all’anno.

Il basso tasso di burning si allinea con il calo dell’attività sulla blockhain.

Metriche come gli indirizzi attivi, la creazione di nuovi indirizzi, il conteggio delle transazioni e il volume di scambi giornalieri hanno registrato cali significativi nelle ultime settimane.

Nel frattempo, anche le commissioni di transazione di Ethereum sono crollate al livello più basso dalla fine di agosto, con una media di soli 0,41 dollari per trasferimento.

Il calo significativo segna un netto contrasto con il massimo di 15,21 dollari registrato negli ultimi due anni, indicando un potenziale sentimento rialzista per le prospettive di prezzo a lungo termine di ETH.

Queste tendenze sollevano preoccupazioni circa il rallentamento dell’impegno degli utenti su Ethereum, soprattutto in presenza della crescente concorrenza delle reti Layer 2 e delle blockchain alternative, che offrono commissioni più basse e transazioni più veloci.

Come riportato, Standard Chartered ha anche rivisto in modo significativo le sue previsioni sul prezzo di Ethereum per il 2025, riducendole da 10.000 a 4.000 dollari a causa della rapida espansione delle reti Layer 2.

Secondo Geoffrey Kendrick, responsabile globale della ricerca sugli asset digitali della banca, le piattaforme come Base stanno generando profitti sostanziali dall’ecosistema Ethereum, contribuendo alla revisione delle previsioni.

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Raul Barone
Raul Barone

Si interessa di criptovalute da diversi anni e ama giocare online ai titoli blockchain del momento. Anche se ama fare trading non disdegna lo staking liquido in ambito De-Fi per "giocare" con i token wrappati. Leggi di più

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