L’emittente di USDT, Tether, ha subito una battuta d’arresto nella sua causa da miliardi di dollari con Celsius, dopo che un giudice fallimentare statunitense ha stabilito che la causa può procedere. Il giudice ha respinto il tentativo di Tether di archiviare le accuse secondo cui avrebbe “liquidato impropriamente” le garanzie in Bitcoin di Celsius durante il crollo del prestatore crypto nel 2022.
Secondo i documenti depositati in tribunale a New York il 30 giugno, Celsius sostiene che Tether abbia eseguito una “vendita forzata” di oltre 39.500 Bitcoin nel giugno 2022, utilizzati poi contro un debito di 812 milioni di dollari senza seguire le procedure precedentemente concordate.
Tether loses bid to dismiss Celsius suit seeking to reclaim what is now over $4B of BTC that Tether took from Celsius as it fell into bankruptcy
Being offshore doesn’t allow you to evade US courts – especially when virtually all Tether’s assets are sitting in the US#Tether pic.twitter.com/rdshox2n0c
— Novacula Occami (@OccamiCrypto) July 1, 2025
Causa Bitcoin di Celsius contro Tether
Celsius ritiene che le azioni di Tether nell’estate del 2022 abbiano violato l’accordo di prestito, il principio di “buona fede e correttezza” previsto dalla legge delle Isole Vergini Britanniche, e costituiscano trasferimenti fraudolenti e preferenziali evitabili secondo il Codice Fallimentare statunitense.
La denuncia nasce da una margin call emessa da Tether quando il prezzo del Bitcoin crollava. Celsius sostiene che Tether abbia venduto le garanzie prima del periodo di attesa di 10 ore precedentemente concordato, liquidando la posizione in BTC a un prezzo medio di 20.656$, al di sotto del valore di mercato, e trasferendo successivamente i proventi nei propri conti su Bitfinex. Nella documentazione, Celsius afferma che la liquidazione della sua posizione in Bitcoin da parte di Tether le sia costata oltre 4$ miliardi in BTC ai prezzi attuali. Inoltre, sostiene che le azioni di Tether abbiano coinvolto comunicazioni, personale e conti finanziari basati negli Stati Uniti.
Celsius ha ottenuto una prima vittoria legale: un giudice statunitense ha riconosciuto che l’azienda ha fornito elementi sufficienti per sostenere che i trasferimenti di denaro e i comportamenti contestati siano avvenuti sul suolo americano. Questo è importante perché il giudice ha così respinto l’argomentazione di Tether, secondo cui le accuse rivolte da Celsius non potevano essere esaminate in base alla legge fallimentare degli Stati Uniti, in quanto – secondo Tether – riguardavano attività svolte all’estero. In pratica, il giudice ha deciso che la giurisdizione statunitense è valida per valutare il caso.
Lo scorso anno, ad agosto, Tether aveva cercato di respingere integralmente la causa, sostenendo che il tribunale statunitense non aveva giurisdizione e che le accuse di Celsius non costituissero reclami validi. Sebbene la corte avesse respinto alcune accuse all’epoca, aveva comunque permesso a Celsius di proseguire con le accuse principali di violazione contrattuale, trasferimento fraudolento e trattamento preferenziale.
CEO di Tether nelle Notizie Dopo Aver Smentito le Voci su una IPO
Lo scorso mese, a giugno, il CEO di Tether Paolo Ardoino ha dichiarato che l’azienda non ha intenzione di quotarsi in borsa, dopo molte speculazioni. Ardoino ha risposto ai rumors su una possibile IPO di Tether, smentendo completamente l’ipotesi.
Questa smentita pubblica non ha però fermato le discussioni, con analisti che ipotizzano che un’offerta pubblica potrebbe valutare il gigante delle stablecoin oltre i 500$ miliardi, più di colossi globali come Walmart o Coca-Cola.
Il prodotto di punta di Tether, la stablecoin $USDT ancorata al dollaro, è il terzo asset digitale per capitalizzazione di mercato, dietro solo a Ethereum e Bitcoin, con un market cap di oltre 157$ miliardi. È di gran lunga la stablecoin più utilizzata sul mercato, come dimostra il suo volume di scambi giornaliero di 38$ miliardi.
Nel frattempo, Tether continua a espandere la sua presenza in Africa. Ieri ha annunciato la firma di un Memorandum of Understanding (MoU) con la Zanzibar e-Government Authority (eGaz) per promuovere l’educazione sugli asset digitali e l’innovazione finanziaria.
L’emittente della stablecoin prevede di integrare le sue stablecoin ancorate al dollaro $USDT e all’oro $XAUT nella piattaforma di pagamento Zanmalipo, migliorando le opzioni disponibili per gli utenti locali. L’iniziativa fa parte della strategia di espansione a lungo termine di Tether per l’Africa, con l’obiettivo di promuovere l’adozione degli asset digitali nel continente.
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