PayPal continua a rafforzare la sua presenza nel settore delle criptovalute. Dopo il lancio della sua stablecoin PYUSD, ora l’azienda ha ampliato il portafoglio crypto integrando due asset chiave: Solana (SOL) e Chainlink (LINK).
Questa decisione porta a sette il numero totale di criptovalute supportate, segnando un passo importante per l’azienda. La piattaforma, però, ha ancora un’impostazione centralizzata che solleva interrogativi tra gli investitori esperti.
PayPal rafforza la sua offerta con Solana e Chainlink
Con l’aggiunta di Solana (SOL) e Chainlink (LINK), PayPal porta il numero totale di criptovalute supportate a sette. Includendo anche PayPal USD (PYUSD), Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH), Litecoin (LTC) e Bitcoin Cash (BCH), la piattaforma conferma il proprio impegno nel mondo degli asset digitali. L’obiettivo è quello di offrire un accesso semplificato e sicuro all’universo crypto, soprattutto per un pubblico alle prime armi.
Solana è apprezzata per la sua velocità di transazione e le basse commissioni, caratteristiche che la rendono una scelta logica per una piattaforma orientata ai pagamenti. Chainlink, invece, svolge un ruolo cruciale nel collegare smart contract a dati esterni, consolidando la sua posizione nel panorama DeFi. L’inclusione di questi asset sottolinea la volontà di PayPal di seguire l’evoluzione del settore, proponendo criptovalute con casi d’uso solidi e applicazioni reali.
L’iniziativa si inserisce in un contesto di crescente accettazione delle criptovalute da parte delle grandi istituzioni finanziarie. Dal suo debutto nel 2020 nel mondo delle crypto, PayPal ha continuato a investire risorse per offrire servizi innovativi e user-friendly, culminando nel lancio della propria stablecoin PYUSD. Quest’ultima è stata implementata sulla blockchain Solana per ottimizzare la velocità e contenere i costi di transazione, rafforzando ulteriormente la collaborazione con l’ecosistema SOL.
I limiti della custodia centralizzata nel portafoglio crypto di PayPal
Nonostante l’espansione dell’offerta, il portafoglio crypto di PayPal presenta delle limitazioni significative per gli utenti più esperti. Il principale punto critico è la custodia centralizzata: gli asset acquistati tramite la piattaforma non sono sotto il controllo diretto dell’utente. In altre parole, PayPal detiene le chiavi private, rendendo impossibile un controllo totale da parte dell’investitore.
La frase “non le tue chiavi, non le tue monete” è particolarmente rilevante in questo contesto. Se da un lato l’interfaccia intuitiva e l’integrazione diretta con i servizi finanziari tradizionali facilitano l’ingresso nel mondo crypto, dall’altro lato l’assenza di accesso alle chiavi private limita la sovranità digitale degli utenti. Inoltre, le attuali restrizioni sui trasferimenti esterni di alcuni asset digitali generano incertezza su quali criptovalute possano effettivamente essere movimentate fuori dalla piattaforma.
Questa struttura rende il servizio più simile a un conto bancario che a un vero portafoglio Web3. Il rischio di blocchi, congelamenti o restrizioni da parte di una singola entità centrale è una realtà che molti utenti preferirebbero evitare, soprattutto in un ecosistema nato per garantire indipendenza e autonomia finanziaria.
Il vantaggio principale della soluzione proposta da PayPal è l’accessibilità. Per chi non ha familiarità con i wallet decentralizzati o con gli exchange, la piattaforma rappresenta una porta d’ingresso comoda e sicura. Ma per gli utenti più attenti alla privacy, alla sicurezza e alla libertà di utilizzo, la centralizzazione rimane una criticità difficile da ignorare.
Best Wallet (BEST): il wallet digitale che scuote il mercato
Nel panorama in continua evoluzione delle criptovalute, Best Wallet emerge come una delle alternative decentralizzate più interessanti per chi cerca un controllo completo sui propri asset digitali. Si tratta di un portafoglio Web3 self-custodial che consente agli utenti di detenere le proprie chiavi private, eliminando completamente l’intermediazione di terze parti.
Best Wallet è progettato per offrire una gestione sicura e flessibile, supportando oltre 60 blockchain tra cui Bitcoin, Ethereum, Solana, Cardano, XRP e Base. L’interfaccia intuitiva e la disponibilità su app store Android e iOS lo rendono accessibile anche per chi è alle prime armi, pur mantenendo un elevato standard di sicurezza e funzionalità avanzate.
Tra l’altro Best Wallet sta lanciando in questi giorni la prevendita del token $BEST, che permetterà di utilizzare il wallet in maniera completa, utilizzando anche le funzioni di staking, al momento con un APY del 135%, strumenti di trading, un DEX integrato e un launchpad per prevendite crypto.
Il token nativo $BEST ha raccolto oltre 11,5 milioni di dollari in prevendita, con un prezzo attuale di 0,0246 dollari, catturando in pieno l’interesse della community crypto che ha parlato del progetto in post e video online.
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