Il mercato crypto oggi è in profondo rosso, e la causa principale è l’aumento delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Un attacco militare su larga scala lanciato da Israele contro l’Iran — l’“Operazione Rising Lion” — ha colpito più di 100 obiettivi strategici tra Teheran e Tabriz, tra cui impianti nucleari e strutture militari. Nell’operazione hanno perso la vita anche civili, compreso un bambino.
L’impatto sui mercati non si è fatto attendere: il panico ha travolto gli investitori globali, provocando una forte svendita di asset rischiosi. Le criptovalute sono tra le più colpite. Bitcoin (BTC) è sceso di oltre il 4%, passando da 108.000 a 103.500 $, mentre Ethereum ha perso più del 5%. Il crollo è stato accentuato da una catena di liquidazioni su posizioni long con leva, con oltre 400 milioni di dollari in contratti future cancellati nel giro di poche ore.
Crypto market shakes out to $1 Billion liquidations after Israel attack on Iran. $BTC and $ETH shown much down but this has been remained history as bitcoin down in conflicts it pull back strongly.
These are the buying moments but challenging to find out exact buying zone. pic.twitter.com/4BLevqwanC
— Mark.eth🥷 (@MarkETHreal) June 13, 2025
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Criptovalute in calo, ma c’è chi scommette sul rimbalzo di Bitcoin: oro e petrolio volano con la crisi Iran-Israele
Il mercato delle criptovalute è in flessione mentre oro e petrolio registrano forti rialzi — rispettivamente +1,44% e +11% nelle ultime 24 ore — a causa dell’escalation di tensioni tra Israele e Iran. Tuttavia, alcuni esperti credono che Bitcoin potrebbe presto cambiare rotta e riprendersi.
Tra questi c’è Anthony Pompliano, noto imprenditore e sostenitore di Bitcoin, che ha ricordato episodi simili in passato: ad esempio lo scorso ottobre, quando l’Iran rispose all’assassinio di alti esponenti di Hamas, Hezbollah e delle Guardie Rivoluzionarie lanciando centinaia di missili contro Israele. In quell’occasione, Bitcoin inizialmente perse circa il 3%, ma riuscì a recuperare rapidamente, superando in performance sia l’oro che il petrolio entro 48 ore.
“La reazione iniziale è stata simile,” ha commentato Pompliano, “ma poi Bitcoin ha sovraperformato entrambi.”
Al momento, gli investitori restano in attesa, in un clima di incertezza dovuto alla possibilità di ulteriori escalation tra Teheran e Tel Aviv. Il contesto di mercato era già vulnerabile: Bitcoin aveva toccato i massimi storici spinto dall’entusiasmo per gli ETF e da un trend fortemente rialzista, ma molti analisti avevano segnalato il rischio di una correzione.
Fonte: coingecko
L’attuale pressione geopolitica si è rivelata il catalizzatore. Ma se la storia si ripete, Bitcoin potrebbe trasformare questa crisi in una nuova occasione di forza.
Bitcoin sta attualmente consolidando vicino a un livello di supporto cruciale attorno ai 103.000 dollari, dopo aver perso terreno dai recenti massimi superiori ai 110.000. Sul grafico a 4 ore, BTC si trova nuovamente a mettere alla prova questa fascia chiave, che in passato aveva agito da solida resistenza.
Una tenuta convincente di quest’area potrebbe aprire la strada a un possibile nuovo impulso rialzista. Al contrario, se il supporto dovesse cedere, il prossimo livello tecnico da monitorare si trova in zona 98.500 dollari.
Sebbene il breve termine mostri un rallentamento, il quadro tecnico generale resta positivo, grazie alla rottura, avvenuta a maggio, di una struttura ribassista di lungo periodo.
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