Il mercato delle criptovalute sta vivendo un periodo a dir poco difficile. In questi giorni abbiamo assistito a forti tensioni in politica estera che hanno danneggiato l’intero settore. Basti pensare che la capitalizzazione di mercato totale sta scendendo a circa 3,3 trilioni di dollari, con oltre 130 miliardi di dollari persi in brevissimo tempo. Bitcoin rimane comunque forte, infatti è sceso del 2%, mentre Ethereum del 4,4%.
Le tensioni sono esplose con l’attacco di Trump ai siti missilistici nucleari iraniani. Gli investitori, spaventati dal rischio di un conflitto più ampio, si sono riversati su oro e obbligazioni, lasciando indietro criptovalute e azioni. Bitcoin, in quanto “oro digitale” sembra comunque aver reagito meglio delle aspettative.
Il Crypto Fear & Greed Index è scivolato da “Greed” a “Neutral”, e sono stati liquidati oltre 1,15 milioni di dollari in futures lunghi su criptovalute.
Si tratta di un classico sconvolgimento del mercato, ma se si guarda più a fondo, c’è sempre un lato positivo
Il rimbalzo delle criptovalute dopo il crollo: cosa c’è da sapere
La guerra tra Israele e Iran è sicuramente una causa determinante alla base del crollo delle criptovalute, ma non l’unica. Lo scacchiere geopolitico è incandescente: da un lato abbiamo la guerra tra Russia e Ucraina e dall’altro le dispute commerciali tra Stati Uniti e Cina. Questi problemi si stanno accumulando e stanno trascinando le criptovalute verso il basso. Le politiche favorevoli di Trump e della SEC non sono state sufficienti a proteggere il settore da uno scenario internazionale teso e complesso.
Va ricordato che le criptovalute sono un mercato ancora giovane e in rapida crescita, soggetto a manipolazioni e situazioni politiche.
Gli esperti prevedono un calo più profondo se il mercato scenderà sotto i 3,35 trilioni di dollari. Eppure, Bitcoin è rimasto stabile sopra i 100.000 dollari e il Relative Strength Index (RSI) sopra i 40 indica un’area pronta per essere scalata.
Questo è solo l’inizio per le criptovalute, e una ripresa potrebbe arrivare rapidamente non appena avvisaglie di pace torneranno sul tavolino dei leader mondiali. È una danza tesa tra eventi globali e movimenti economici, ma le criptovalute hanno vissuto momenti peggiori.
Per quanto a situazione sia complessa è altamente probabile che Bitcoin tornerà a crescere.
Quando la rete si riprenderà, anche i Layer-2 legati a Bitcoin ne trarranno tutti i vantaggi. Bitcoin ha bisogno di questa tecnologia per poter rendere le transazioni più veloci ed economiche, aumentando la possibilità di un utilizzo nel mondo reale. Gli intoppi geopolitici rappresentano solo un ostacolo a breve termine, ma il Layer-2 è destinato a coadiuvare Bitcoin verso la ripresa e la crescita a lungo termine.
Bitcoin Hyper ($HYPER)- Il Layer-2 per BTC
Bitcoin HYPER è il primo token layer-2 per Bitcoin. Ancora in prevendita, offre pagamenti rapidi e vantaggi per le dApp. Cavalca l’onda del sentiment e la spinta al rialzo di Bitcoin, combinando l’utilità del layer-2 con il tasso di adozione di memecoin.
Quando Bitcoin tornerà in auge, anche il suo layer-2 crescerà in termini di utilizzo da parte degli utenti e non solo.
Al momento, Bitcoin Hyper ha un prezzo di 0,011 dollari, con quasi 1,5 milioni di dollari raccolti in meno di un mese. Offre inoltre un bonus di staking del 520% APY sul suo token nativo per i primi utenti.
Agisci in modo intelligente, unisciti a Hyper ora che il mercato delle criptovalute sta crollando.
Per maggiori informazioni sul progetto puoi consultare l’audit eseguito da Coinsult, seguire la pagina social X e unirti al canale Telegram.
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