Dogecoin continua a occupare un posto rilevante nel panorama delle meme coin, ed è costantemente oggetto di nuove analisi. Tuttavia, attualmente il suo valore di mercato risente di una serie di forze contrapposte. Infatti, da un lato sono evidenti dei segnali tecnici che indicano un potenziale rialzo. Tuttavia, dall’altro, sono presenti alcune incertezze strutturali legate alla concentrazione dell’offerta e ai rischi normativi. In ogni caso, nel contesto delle meme coin stanno emergendo anche delle possibili alternative competitive. Tra queste, Snorter Token potrebbe diventare un nuovo standard nel contesto delle meme coin che operano nel settore del trading automatico.
Analisi tecnica e potenziali traiettorie di prezzo
Dogecoin sta attraversando una fase di consolidamento. Tuttavia, gli indicatori tecnici mostrano potenziali spiragli rialzisti. Infatti, sul breve termine, l’analisi dei grafici rivela la formazione di un “bull pennant”, una figura classica di continuazione che, se confermata con una chiusura sopra $0,175, potrebbe spingere il prezzo verso quota $0,185. Invece, a livello più ampio, il grafico giornaliero suggerisce l’esistenza di un canale ascendente, con possibili target a $0,26 in linea con i livelli di estensione di Fibonacci.
Tuttavia, la struttura attuale mostra anche ostacoli significativi. Ad esempio, le medie mobili esponenziali a 50 e 100 giorni, posizionate tra $0,19 e $0,20, rappresentano delle resistenze importanti. Inoltre, l’indice RSI si trova in zona neutra (51), confermando una mancanza di momentum. Se il supporto a $0,165 dovesse cedere, si aprirebbe un nuovo scenario ribassista con un possibile ritorno verso i livelli compresi tra $0,142 e $0,15. In generale, la configurazione tecnica riflette in pieno il dualismo che caratterizza Dogecoin. Una criptovaluta che si muove tra il desiderio di espansione e le zavorre strutturali. Pertanto, in assenza di catalizzatori esterni forti, il prossimo movimento dipenderà da quanto la community e gli operatori del mercato riusciranno a mantenere la pressione sugli attuali livelli di supporto.
Whales, regolamentazione e sentiment di mercato
Oltre agli aspetti tecnici, Dogecoin deve fare i conti con variabili macroeconomiche e dinamiche interne che ne determinano la volatilità. Ad esempio, la presenza massiccia di “whales” rappresenta un primo fattore critico. Infatti, circa il 41,7% dell’offerta totale è concentrata in poche mani. Questa distribuzione centralizzata espone DOGE a sbalzi improvvisi di prezzo, soprattutto se questi grandi detentori decidessero di liquidare le loro posizioni. In aggiunta, un altro elemento chiave è la pressione normativa legata al suo modello Proof of Work (PoW). In un contesto in cui la sostenibilità energetica diventa prioritaria, il PoW è sempre più sotto esame. Ad esempio, il caso recente del Pakistan, dove il piano per sovvenzionare l’energia destinata al mining è stato bloccato dal FMI, mostra quanto le politiche energetiche possano influenzare l’adozione delle criptovalute. Quindi, se i governi dovessero introdurre restrizioni più severe, Dogecoin potrebbe trovarsi in difficoltà, nonostante la sua popolarità.
All’interno di questo quadro complesso, alcuni segnali on-chain offrono una visione più ottimista:
- Punteggio MVRV Z a 0,241: suggerisce una possibile sottovalutazione del prezzo attuale.
- Aumento del MDIA (Mean Dollar Invested Age) a 365 giorni: indica una crescente tendenza a mantenere DOGE nel lungo termine.
- Dominance di Bitcoin (64,65%): storicamente, una sua diminuzione potrebbe favorire l’inizio di una nuova “altseason”, in cui Dogecoin potrebbe trarre vantaggio.
In ogni caso, il sentiment di mercato rimane un fattore essenziale. Infatti, DOGE ha sempre beneficiato dell’effetto “meme” e della viralità dei social media. Tuttavia, ad oggi queste dinamiche non bastano. Quindi, sarà fondamentale un equilibrio tra entusiasmo della community e una evidente solidità strutturale.
Snorter Token: un nuovo attore nel trading automatico on-chain
Come affermato in precedenza, anche progetti emergenti come Snorter Token (SNORT) stanno cercando di ritagliarsi uno spazio con un approccio orientato all’efficienza del trading. Si tratta di un ecosistema basato su un bot on-chain integrato in Telegram, che consente operazioni rapide e avanzate su blockchain Proof-of-Stake, con un focus su funzionalità intuitive e costi ridotti.
Blockchain | Solana |
Funzionalità Snorter bot | Sniping, copy trading, ordini dinamici integrati |
Commissioni | Solo 0,85% (tra le più basse del settore) |
Utility token SNORT | SNORT usato per staking, governance e fee ridotte |
Prevendita | Oltre 1.3 milioni di dollari raccolti |
Staking | Sì |
In generale, il progetto si distingue per il basso costo delle operazioni, la velocità d’esecuzione e un sistema di staking che incoraggia l’accumulo. In aggiunta, anche la tokenomics è pensata per il supporto a lungo termine del progetto. Quindi, le potenzialità espresse da SNORT potrebbero renderlo interessante soprattutto per i trader ad alta frequenza, attratti da una piattaforma che privilegia la reattività rispetto alla complessità. In ogni caso, per il momento il progetto ha attirato anche l’attenzione di influencer e youtuber famosi.
Quindi, mentre DOGE combatte con le proprie dinamiche interne e il contesto normativo globale, Snorter Token rappresenta un esempio di come l’innovazione possa trovare spazio in nicchie operative ben definite.
Per altre informazioni su questa crypto, leggi anche “Previsioni Snorter”.
Perché fidarsi di 99Bitcoins
Online dal 2013, i componenti del team di 99Bitcoins sono esperti di criptovalute sin dalla nascita di Bitcoin.
Ricerche settimanali
100k+Utenti mensili
Contributi di esperti
2000+Progetti crypto recensiti