La scomparsa di Papa Francesco ha scosso profondamente milioni di fedeli nel mondo. Un evento doloroso, carico di significato spirituale e storico, che segna la fine di un’epoca per la Chiesa cattolica. Eppure, nel mondo parallelo e spesso surreale delle criptovalute, anche una tragedia può trasformarsi in una miccia per la speculazione.
Nel giro di poche ore dalla diffusione della notizia, su PumpFun sono nate meme coin dedicate ai cardinali ritenuti “papabili”, ovvero i possibili successori al soglio pontificio. Un mix grottesco tra sacro e profano, tra fede e finanza, che rivela quanto l’universo crypto sia capace di assorbire qualunque evento mediatico, perfino il conclave, e convertirlo in trend, narrativa e token.
Tra ironia dissacrante e cinismo speculativo, i mercati hanno risposto con entusiasmo a questo nuovo filone, dimostrando ancora una volta che, nella blockchain, tutto può essere monetizzato. Anche l’attesa per la fumata bianca.
Quali sono queste meme coin papali e come stanno andando?
Lanciate sulla piattaforma PumpFun, queste criptovalute portano ciascuna il nome di un potenziale futuro Papa e combinano i quattro ingredienti chiave dell’universo delle meme coin: carisma di un personaggio pubblico, viralità, potenziale speculativo e una narrativa coinvolgente.
Inoltre l’elezione del nuovo papa sta movimentando anche il mercato dei pronostici di Polymarket. Quando ci sarà la fumata bianca, anche diversi investitori o scommettitori potrebbero festeggiare…
Ma vediamo quali sono questi cardinali e quali i loro token:
Peter Erdo
Cardinale ungherese noto per il suo profilo discreto ma istituzionale, la sua coin ha avuto un exploit ad aprile, raggiungendo una capitalizzazione di mercato di 56.000 dollari. Dopo il picco, ha subito una flessione fisiologica ma resta tra le monete ancora attive e vanta una community fedele e un volume di scambi stabile. È considerata una “blue chip” – ovvero una delle più affidabili e stabili all’interno di questo segmento altamente speculativo – tra le POPE meme coin.
Péter Erdő, 72 anni, è attualmente il terzo favorito su Polymarket, una piattaforma di scommesse in criptovalute che ha raccolto oltre 3 milioni di dollari puntati su 13 possibili successori al papato. Erdő ha attirato circa il 9% delle puntate, segno di un interesse concreto da parte degli scommettitori.
Pietro Parolin
Segretario di Stato Vaticano e figura di rilievo nel panorama curiale, il token a lui dedicato ha ottenuto lo status di “King of the Hill”, cioè la coin dominante per capitalizzazione. Con un valore attuale di 157.000 dollari, è l’unica a essere migrata su Raydium Protocol, un passo che le ha dato maggiore visibilità e liquidità. È il favorito degli investitori più esperti, vista la sua solidità e il potenziale di crescita in caso di conclave. Non a caso, su Polymarket è il favorito, con ben il 29% delle puntate.
Luis Antonio Tagle
Amato in Asia e noto per il suo approccio pastorale moderno, il suo token riflette queste qualità con una performance costante e robusta: la capitalizzazione si attesta su 121.000 dollari. È una coin “tranquilla”, senza picchi ma senza crolli, ideale per chi cerca stabilità in un panorama altrimenti turbolento. Tagle è uno dei grandi favoriti al soglio pontificio, visto che su Polymarket la sua percentuale di vittoria è del 24%.
Peter Turkson
Il primo africano a diventare presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, la sua meme coin ha avuto un’esplosione iniziale, seguita da una drastica caduta. Attualmente in fase di stagnazione, il token è tenuto in vita da una piccola comunità che spera in un comeback improvviso, magari innescato da un’improvvisa attenzione mediatica sul cardinale. Difficile, anche perché solo il 7% degli utenti di Polymarket crede in una sua possibile vittoria.
Matteo Zuppi
Conosciuto per il suo impegno nel dialogo e la mediazione, Zuppi ha attratto molte simpatie anche nel mondo crypto. La sua coin è altamente volatile, con picchi e crolli frequenti, ma attualmente è in crescita, con una capitalizzazione di 35.000 dollari. È considerata una scelta “bullish” da chi ama rischiare e scommettere su movimenti repentini. Anche perché Zuppi si colloca sul podio tra i favoriti, con una percentuale del 10%.
Fridolin Ambongo Besungu
Arcivescovo congolese e voce critica sui temi ambientali e sociali, la sua coin è la più fragile del gruppo: solo 6.000 dollari di capitalizzazione. Altamente speculativa, viene vista come un investimento da “miracolo”, visto che può esplodere o evaporare in un attimo. I trader la trattano come un biglietto della lotteria a tema ecclesiastico, anche perché solo il 3% dei pronostici va nella sua direzione.
Pierbattista Pizzaballa
Patriarca latino di Gerusalemme e nome sorprendentemente popolare, la sua meme coin è l’unica ad avere un trend di crescita regolare. Attualmente a 18.000 dollari, è sostenuta da una bonding curve al 42%, un meccanismo che ne protegge il valore e ne incentiva l’accumulo graduale. Per molti, è la vera sleeper coin del gruppo, anche se le possibilità di Pizzaballa di venire eletto sono attorno all’8%.
In conclusione
In un mercato dove ogni notizia può trasformarsi in un token o in un’occasione di guadagno, queste crypto papali si muovono sul confine tra satira, fede e finanza. Il prossimo conclave, dunque, non sceglierà solo un Papa, ma potrebbe anche consacrare una nuova regina tra le meme coin
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