La corsa di BTC/USD ha subito una frenata nel corso del weekend, con il prezzo scivolato sotto la cifra dei $108.000. L’arresto è dovuto anche a un’ondata di turbolenze macroeconomiche alimentate, senza nessuna sorpresa, dalle nuove caustiche dichiarazioni di Donald Trump. Il mercato vede nel presidente statunitense sempre più a fuoco l’incarnazione di un “terrorista finanziario” e a ciò possiamo aggiungere un riposizionamento istituzionale che ha drasticamente raffreddato il clima positivo che nell’ultimo periodo aveva animato il mondo delle criptovalute.
In seguito al nuovo record che aveva sfiorato i 112.000$ nei giorni scorsi, Bitcoin non è riuscito a mantenersi sopra i livelli chiave, sia sul fronte psicologico che su quello tecnico. Si è aperta di conseguenza la strada a un nuovo tracciamento, velocizzato dalla visione molto aggressiva sul fronte commerciale da parte degli Stati Uniti.
Al centro di questa ondata di volatilità ci sono i dazi del 50% sui beni europei minacciati da Donald Trump. Una dichiarazione che ha ovviamente avuto immediate ripercussioni tanto sul mercato azionario quanto su quello delle crypto. Al momento della stesura, Bitcoin ha ripreso forza, con +2% nelle ultime 24 ore, cosa che ha portato BTC al di sopra dei 109.000$
BTC/USD come asset macro: le discese improvvise sono un sintomo di maturità
Bitcoin viene considerato sempre più come un asset macro ma il mercato ha reagito con prontezza a questa dinamica. Questo processo è stato considerato da diversi analisti, tra cui Keith Alan di Material Indicators, con sufficienza, liquidando il tutto come “aria fritta” eppure i trader più esperti hanno dato importanza all’impatto avuto nel breve periodo di questo trend.
In maniera più cauta, i tecnici restano rialzisti, del resto l’apertura annuale di BTC nel 2025 si è attestata vicina ai 93.500$ e le medie mobili principali sono ancora sul versante del rialzo.
Nella sua analisi, Crypto Tony afferma che anche con un ritracciamento vicino alla soglia dei 104.000$ non andrebbe a compromettere le fondamenta rialziste di fondo. Al tempo stesso però, i grafici intraday illustrano una crescente pressione ribassista. Vediamo dunque l’RSI indebolirsi e volumi in calo sui principali exchange.
La tensione aumenta inoltre sul fronte dei derivati: i futures CME su Bitcoin hanno aperto un nuovo gap a 107.230$. In passato abbiamo visto come questi gap vengano chiusi in breve tempo e ciò potrebbe significare che nel giro di pochi giorni ci si possa riassestare su un simile livello.
James Wynn incassa il suo leggendario long su BTC/USD: fine della corsa?
Il segnale più significativo lo possiamo forse vedere da James Wynn, trader di Hyperliquid che, silenziosamente, ha chiuso la sua posizione diventata ormai leggenda, da 1,25 miliardi di dollari su BTC per fare una rapida inversione con una nuova posizione short da 110 milioni. Un’inversione di rotta di questo calibro, tenendo in considerazione il weekend a bassa liquidità, porta un messaggio abbastanza lampante: i big iniziano a proteggersi. Non è solo una questione di accumulo di profitto, è fondamentale coprire i rischi.
Ritracciamento a parte, l’appeal istituzionale di Bitcoin sembra restare solido.
Nel corso della settimana passata, è stato segnato un nuovo record di volumi del 2025 per gli ETF spot su BTC. Sono stati scambiati 25 miliardi dollari e 2,75 miliardi di afflussi netti.
IBIT di BlackRock detiene adesso più del 3,3% della richiesta in circolo di BTC, con una sequela consecutiva di afflussi che sta oscurando ogni competitor da 30 giorni. Al netto di un prezzo che si raffredda la domanda strutturale cresce: è il solito segnale della divergenza rialzista.
BlackRock Becomes Second-Largest Bitcoin Holder@BlackRock, already the leading provider of #Bitcoin ETFs by assets under management, continues to grow its Bitcoin holdings. For many institutional players, #BitcoinETF is the most convenient or sometimes the only way to gain… pic.twitter.com/9MWQrbt3QL
— CryptoRank.io (@CryptoRank_io) May 21, 2025
Bitcoin Bull token è la mossa chiave del 2025: Premiati per credere in Bitcoin
Mentre il mercato ancora digerisce un weekend estremamente volatile e il prezzo di Bitcoin rimane in stallo sotto i 110.000$, le smart money sembrano già cambiare il proprio focus. Non solo in base a cosa BTC/USD potrebbe pianificare in futuro ma soprattutto per trarre profitto da ogni passo di questo percorso.
Vediamo dunque entrare in scena Bitcoin Bull ($BTCBULL), un meme token che integra però una reale utilità Bitcoin. Smarcandosi dalla maggior parte delle meme coin che si basano pressoché solo sull’hype, BTCBULL è progettata per ricompensare i propri holder con airdrop in BTC ogni volta che Bitcoin supera una soglia chiave del suo prezzo.
Possiamo vederla come farming milestone: quando BTC supera i 125K$, 150K$, 175K$ e oltre,chi detiene $BTCBULL viene pagato automaticamente in Bitcoin.
Se BTC dovesse raggiungere il famigerato obiettivo dei 250.000 dollari, gli holder non guadagnerebbero solo una volta ma la loro vittoria sarebbe tripartita, con aidrop di Bitcoin mulitpli e più potenziale upside.
Questo token è attualmente in prevendita alla cifra di 0,002515$, con meno di 48 ore che lo separano dal prossimo rialzo di prezzo. Non si tratta del solito meme ma di una scomessa ad alto potenziale sul lungo termine di Bitcoin, con meccaniche di premio integrate.
Per partecipare alla prevendita, potete visitare il sito ufficiale di Bitcoin Bull, collegando il vostro wallet e scambiando BTCBULL con ETH, USDT o una carta di credito.
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