Sabato sera il mercato delle criptovalute è stato fortemente scosso. Dopo la notizia dell’attacco americano alle basi nucleari di Tetheran il prezzo del Bitcoin ne ha risentito.
Il giornalista Seymour Hersh aveva previsto che l’attacco statunitense si sarebbe verificato nel fine settimana per evitare un’agitazione da parte di Wall Street e un conseguente crollo del mercato azionario.Tuttavia, questo ragionamento non vale per le criptovalute, che sono un mercato sempre attivo.
Bitcoin, che di solito regge alle onde d’urto geopolitiche, è crollato a 100.945 dollari prima di risalire a 102.350 dollari entro la chiusura della serata. Nel frattempo, l’intero mercato delle criptovalute ha perso 40 miliardi di dollari in circa tre ore, evidenziando quanto sia vulnerabile alle mosse politiche mondiali.
Cronologia degli eventi e reazione del prezzo del Bitcoin
Trump è intervenuto sul suo social di riferimento: Truth. Alle 19:50, dichiarando: “Abbiamo completato con successo il nostro attacco ai tre siti nucleari in Iran, tra cui Fordow, Natanz ed Esfahan… Congratulazioni ai nostri grandi guerrieri americani”.
Il post ha subito fatto il giro dei social media. Dopo la notizia il prezzo di Bitcoin ha cominciato a calare.
Alle 19:53,come conseguenza della notizia degli attacchi aerei statunitensi contro i siti nucleari di Teheran, il prezzo del Bitcoin ha iniziato a scendere arrivando a $ 100.945.
La paura è stata breve, a dimostrazione della solidità di Bitcoin come bene rifugio. Alle 21:00 EST, BTC è poi salito a 102.350 dollari, nonostante una giornata densa di tensione, con l’avvertimento da parte di Trump che ulteriori attacchi erano un’opzione praticabile.
Rischi geopolitici e potenziali ricadute: siamo alla Terza guerra mondiale?
Stanno emergendo voci secondo cui i recenti attacchi aerei degli Stati Uniti in Iran sarebbero stati una dimostrazione di forza attentamente calcolata, con l’intento di limitare il numero di vittime. Tuttavia, fonti contrastanti riportano che l’Iran avrebbe avviato azioni di ritorsione contro basi militari americane e obiettivi israeliani.
L’ipotesi più preoccupante è che Teheran possa estendere i suoi attacchi direttamente sul suolo statunitense. Questo clima di incertezza ha avuto un impatto drastico sui mercati delle criptovalute, provocando un crollo del valore pari a 40 miliardi di dollari.
Ethereum, Solana e molte delle principali altcoin hanno registrato perdite più marcate rispetto a Bitcoin, con $ETH che ha segnato un calo del 6,7%. Nel pieno della crisi, Donald Trump ha definito gli attacchi su Fordow, Natanz ed Esfahan un grande successo, mentre diversi analisti mettono in guardia su un’escalation del conflitto che appare sempre più probabile.
Tutto ciò arriva al termine di due settimane di tentativi diplomatici falliti in Iran, sollevando dubbi sul reale impegno degli Stati Uniti nei negoziati di pace.
Bitcoin si muove con cautela in uno scenario geopolitico instabile
Nel suo intervento delle 10:00 EST, Trump non ha fornito indicazioni chiare sull’interruzione degli attacchi aerei, lasciando mercati e investitori in uno stato di forte incertezza.
Con le tensioni internazionali in continuo aumento, cresce il timore che potenze come Russia, Cina e altri attori globali possano essere trascinate nel conflitto, aprendo uno scenario imprevedibile e potenzialmente molto pericoloso.
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